Landini, 'siamo al regime, ci raccontano un Paese che non c'è'
'La maggioranza del Paese non sostiene le politiche del governo'
"Dobbiamo far parlare il Paese reale, perché dobbiamo raccontare quel che succede: qui siamo ormai a un regime, ci raccontano un Paese che non c'è, ci raccontano una quantità di balle, che tutto va bene, tutto sta funzionando. Non è così". Lo ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini presente a Firenze alla manifestazione del sindacato che ha proclamato lo sciopero generale contro la manovra economica. "Bisogna dare voce al Paese reale - ha proseguito Landini - dar voce a chi questo Paese lo tiene in piedi: quello che è successo a quel lavoratore credo gridi vendetta" ha aggiunto annunciando che l'ultimo intervento alla manifestazione, prima del suo, sarà di un lavoratore licenziato da un'azienda dopo il cosiddetto test del carrello. "Credo che sia una grandissima giornata che dimostra come la maggioranza di questo paese non sostenga le politiche di questo governo" ha osservato il numero uno della Cgil. "Non si arriva alla fine del mese, i salari sono bassi, si continua a prendere soldi dai lavoratori dipendenti e pensionati e non si vanno a prendere dove sono", ha aggiunto. "Siamo di fronte a una logica folle che vede gli Stati aumentare la spesa per le armi e l'unica spesa pubblica che anche il nostro paese sta prevedendo è il riarmo", mentre invece "il lavoro deve avere diritti, basta sfruttamento". Per il leader della Cgil "queste piazze dimostrano che il governo non ha il consenso della maggioranza del paese e che il paese reale, vero, chiede al Parlamento e al governo dei cambiamenti veri". Landini ha poi detto che "abbiamo chiesto a Confindustria e alle altre associazioni di aprire trattative vere per andare a cancellare i contratti pirata, per andare verso un'estensione delle elezioni delle Rsu e dei rappresentanti alla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, perché è il momento di rimettere al centro il lavoro e la giustizia sociale". "Stabiliamo una misurazione della rappresentanza", ha aggiunto. "Mi permetto di dire che se vediamo le recenti elezioni delle Rsu, il primo sindacato in Italia, il più votato è la Cgil; così anche nel settore privato", "la democrazia la si difende praticandola". Landini ha annunciato che "lanceremo nei prossimi giorni una raccolta di firme per presentare in Parlamento una legge di iniziativa popolare per una vera sanità pubblica, saremo impegnati a bloccare col referendum una riforma che in realtà con la riforma della giustizia non c'entra nulla e continueremo a esser impegnati per aumentare il salario".
O.Meier--NZN